#incipit
Un’impresa straordinaria quella di Rory Stewart, l’autore del libro In Afghanistan.
Rory nell’anno 2002 giunge in Afghanistan, appena sei settimane dopo la caduta dei talebani, con lo scopo di attraversare a piedi la tratta che porta da Herat a Kabul. Il suo desiderio è di seguire le tracce di Babur, noto fondatore della dinastia Moghul, che ai tempi aveva attraversato l’Afghanistan.
Non sceglie la strada comoda, quella principale, che comunque risulta essere ancora sotto il dominio dei talebani. Sceglie il tragitto che passa dal massiccio Centrale. Attraversa zone desolate, villaggi poverissimi con una mentalità ancora medievale, dove viene accolto e sfamato da gente povera e più malata e vulnerabile di lui.
A volte deve barattare la sua libertà e sicurezza pagando. Viene a contatto con tanti gruppi etnici molto diversi tra loro e spesso in conflitto; tra i tanti, i curdi sunniti, gli hazari sciiti, i cristiani, i punjabi, i sickh, i buddisti.
Nel racconto di questo viaggio Rory narra la storia dell’Afghanistan calandosi interamente nella vita degli abitanti, raccogliendo testimonianze dirette. Descrive i sentimenti ma anche i punti di vista politici delle persone. Descrive l’architettura, i paesaggi, le persone, facendo una fotografia del momento, di quello che è rimasto dell’Afghanistan.
Ad accompagnare il suo lungo viaggio ad un tratto si unisce un cane, che lui chiamerà non a caso Babur. Un viaggio periglioso e faticoso. Si trova spesso a dover fronteggiare situazioni meteo avverse, ad attraversare passi a 5000 mt, con molta neve, per poi arrivare in villaggi dove l’unico posto per dormire è la terra oppure una fredda moschea. Inoltre lo accompagna una inevitabile gastroenterite da cui guarisce solo dopo molti giorni passati comunque a camminare.
Il libro non è recente, e molte cose sono cambiate da allora, ma la fotografia fatta dall’autore in quel momento non discosta molto dall’attuale, specialmente per quanto riguarda la vita nei villaggi.
Rory Stewart ha fatto parte del servizio diplomatico britannico, prestando servizio presso l’ambasciata britannica in Indonesia e, sulla scia della campagna in Kosovo, come rappresentante britannico in Montenegro.
Dal 2000 al 2002 ha attraversato a piedi Pakistan, Iran, Afghanistan, India e Nepal, un viaggio di 6000 miglia. In questo libro descrive il viaggio in Afghanistan. Trovate qui la biografia completa.
